Carenza di ferro? cause, sintomi e rimedi

Carenza di ferro? cause, sintomi e rimedi

Il ferro è uno dei minerali essenziali per il nostro organismo, in quanto parte integrante dell’emoglobina, la molecola che trasporta l’ossigeno nel sangue. La carenza di ferro comporta anemia sideropenica, una forma diffusa per lo più fra le donne, che a causa del ciclo mestruale vanno incontro a grandi perdite di ferro.

Esistono molte forme di anemia, alcune sono causate da patologie gravi a carico dei reni o del midollo osseo, altre sono collegate ad uno scarso assorbimento di vitamina B12 e acido folico, essenziali per la formazione dei globuli rossi.

Normalmente perdiamo tra gli 0,8 e 1,5 mg al giorno di ferro, ma i valori sono altamente soggettivi. L’eliminazione avviene attraverso feci, bile, emorragie intestinali, urina e desquamazione della pelle.

Sintomi della carenza di ferro

Tra i sintomi vi sono pallore, problemi digestivi, astenia, sensazione di spossatezza prolungata e sensazione di freddo a livello delle mani e dei piedi, mal di testa ed irritabilità, insonnia, cefalea e malassorbimento  intestinale

Cure e rimedi naturali

Alcune modifiche dell’abituale stile alimentare ed alcuneintegrazioni naturali dello stesso possono contribuire al miglioramento di una condizione di anemia provocata da carenza di ferro causata da una dieta povera di tale minerale o di vitamina C, la cui assunzione può incrementarne la capacità di assorbimento da parte dell’organismo.

Rimedi naturali per la carenza di ferro: quali alimenti sono più adatti?

Con una corretta alimentazione possiamo bilanciare la quantità di ferro disponibile, basta conoscere gli alimenti che ne sono maggiormente ricchi e che possono essere validissimi rimedi naturali per la carenza di ferro:

  • uova
  • carne di manzo, di pollo e cavallo
  • fegato di bovino e frattaglie
  • spigole, seppie, cozze, vongole e ostriche
  • frutta secca (noci, mandorle, datteri, prugne…)
  • muesli
  • legumi, spinaci, barbabietole, broccoli e cavoli
  • cioccolato fondente
  • succo d’arancia e di limone (in quanto ricchi di vitamina C)

Il té e il caffé, soprattutto se consumati in prossimità dei pasti, riducono l’assorbimento del ferro in percentuali pari al 64 e al 39% a causa della presenza di tannini. I tannini li ritroviamo anche nel vino e nel cioccolato, per cui facciamo attenzione. Alla larga anche dai latticini che a causa del calcio riducono l’assorbimento del ferro. Per gli amanti della barbabietola rossa, assumere per un mese 2 bicchieri al giorno di succo aiuta a rigenerare il sangue.

Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche degli alimenti consigliati in casi di carenza di ferro, tenendo presente che il ferro presente nella carne e nel pesce è di tipo eme, quindi ad elevato grado di assorbibilità.